Pieve 05 - Terza campata destra

Organo Traeri

Carlo Traeri (†1689)
Organo positivo di 6 registri
firmato e datato sul fondo della secreta: «Adi Primo Marzo 1667 Io Carlo Traeri Ho Refatto questo Somiero». 

qz pieve organo 01

L’organo, secondo la scheda pubblicata dal Dassenno (2002, p. 22), è un rarissimo strumento del secondo '600, sopravvissuto in qualche modo alle pesantissime manomissioni subite nel tempo, soprattutto nel sec. XX.

Si tratta di un'opera che Carlo Traeri costruì nel 1667, riutilizzando quasi tutto il materiale fonico di un preesistente organo realizzato tra ‘500 e ‘600. Tutte le canne, per quanto manomesse, sembrano originali, come pure il somiere, la catenacciatura, il crivello di cuoio e la panca.

È un tipico positivo con cassa indipendente e somiere di basseria sul retro. 

La cassa fu rimaneggiata nel '700, mentre le brutte quinte laterali furono aggiunte per nascondere la manticeria probabilmente nel corso delle pesanti manomissioni operate nel 1937 da Mario Volpari. Attualmente versa in un desolante stato di abbandono e in pessime condizioni di conservazione.

Giovanni Gandino (Alveario, p. 384), ricorda con testimonianza personale che il prete don Antonio Mazengo di Pedergnaga, organista municipale in Quinzano nel secondo '600, «per la devocione ch’haveva verso la Beata Vergine Maria e Defonti di questa Pieve, esser Egli di sentimento di ponere nella Chiesa di quella Madonna un piciol organo sopra della porta con sua cantoria per poi nelli sabbati e Domeniche della sera cantarvi le Letanie, e quello in perpetuo dono colà lasciare, quando più qui havesse continuato nella carica. E questi sentimenti haveva più volte in confidenza a me espressi, mentre di sovente si caminava e praticava in sieme».

Se il devoto organista fosse riuscito a realizzare il suo lodevole intento di dotare il santuario di un piccolo organo sopra la porta d'ingresso, dove però oggi non esiste più, si potrebbe pensare che quell'organo fosse appunto quello del Traeri, trasportato un secolo dopo dalla sua collocazione originaria in questa: con ciò si spiegherebbero l'incongruenza stilistica di cassa e cantoria e l'adattamento della struttura a una sede più grande dell'originaria.

Caratteristiche tecniche:

  • facciata a tre cuspidi in tre campatine
  • tastiera di 49 tasti (do1-do5); i primi 4 cromatici tirano quelli dell’ottava superiore
  • pedaliera lunga e inclinata di 17 pedali (do1-mi2)
  • registrazione con placchette a bilico meccaniche che tirano le stecche
  • pedaletti: Unione tasto-pedale, Ripieno

Disposizione fonica

Originale
Principale 8'
Ottava 4'
Decima quinta
Decima nona
Vigesima seconda
Flauto in Duodecima
Voce umana

Attuale
Bassi armonici 
Principale 8' B.
Principale 8' S. 
Flauto in Ottava
Ripieno
Eulina 

Sull'intradosso dell'arco che sostiene la cantoria, a sinistra, compare una popolaresca piccola raffigurazione affrescata della Pietà con san Giovanni e due Marie, datata 22 maggio 1571.

(tc 2023)

Riferimenti documentari e bibliografici

  • Gandino, Giovanni, Alveario cronologico, ms dell'inizio sec. XVIII (proprietà della fam. Gandaglia, Quinzano)
  • Dassenno, Flavio, 2002, Bellissimi Organi Bresciani. Un inestimabile patrimonio sonoro e visivo, Provincia di Brescia - Assessorato alla cultura (‘Quaderni’, n. 5), L’Obliquo, Brescia, pp. 75 (il testo della scheda di p. 22, con varie immagini, è riportato nel sito di organibresciani.org, alla pagina "Organo Carlo Traeri 1667")