Chi siamo

Igafo logo tondol primo maggio 1975, ebbe vita il Gruppo Archeologico Quinzanese (GAQ), con lo scopo di indagare il territorio e conoscere gli aspetti meno noti della storia locale, legati particolarmente a una disciplina allora poco conosciuta quale l’archeologia.

Nel 1978 il sodalizio si rinnovò in Gruppo Archeologico Fiume Oglio (GAFO), ampliando la zona di ricerca a una decina di comuni posti a cavallo del fiume, da Azzanello a Robecco d’Oglio nel cremonese, da Villachiara a Pontevico nel bresciano, non senza sconfinare, se necessario, in altri territori.

Con il 21 marzo 1982 vi fu un altro rinnovamen­to: si tornò nuovamente a limitarsi al territorio bresciano, con epicentro a Quinzano, ma vennero ampliate le discipline di ricerca che erano già emerse nel precedente sodalizio. Il nuovo organismo culturale venne denominato Gruppo Archeologico Fiume Oglio - Quinzano. Storia, Arte, Monumenti, Tradizioni e Cultura (GAFO-Quinzano), mettendo in risalto l’ampliata sfera di interessi.

Il gruppo, durante i suoi anni di attività, si è messo in evi­denza in moltissime occasioni, raccogliendo materiale archeologico di super­ficie e collaborando più volte con la Soprintendenza alle Antichità della Lombardia, in seguito divenuta Soprintendenza Archeologica e infine Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SABAP), segna­lando siti, eseguendo scavi in collaborazione (ad esempio le tombe forse romane presso le scuole medie di Quinzano) o per conto della stessa (diverse piroghe nel fiume Oglio). Parte dei reperti archeologici recuperati dal locale Gruppo Archeologico sono pure stati presentati in una mostra organizzata dalla Soprintendenza a Villachiara, in un’altra a Soncino, che contemporaneamente produsse il volume per la mostra su I Celti, di risonanza internazionale, tenutasi presso Palazzo Grassi a Venezia dal 24 marzo all’8 dicembre 1991.

Quinzano ha una storia molto ricca di dati di vario genere che, studiati a dovere, forniscono un insieme di primi piani e di vedute di largo respiro, rendendo sempre più leggibile il suo passato. I dati possono essere ricavabili sia dai reperti paleontologici che da quelli archeologici, autentici documenti parlanti, la cui conoscenza ci fa arretrare notevolmente nei secoli, rivelandoci notizie storiche, ambientali e demo-antropologiche di primaria importanza.

Attraverso il più semplice ritrovamento archeologico, infatti, si possono dedurre l’epoca, i personaggi, il lavoro, gli scambi commerciali. Altri importantissimi dati possono essere ricavati dai documenti diretti e dalla conoscenza di geomorfologia, ambiente, urbanistica, architettura, arte, tradizione, vita sociale. Il sodalizio ha così fatto conoscere, attraverso mostre di fotografie, docu­menti e materiali le varie sfaccettature della realtà quinzanese e del territorio circostante.

Negli stessi ambiiti il gruppo ha pure promosso delle pubblicazioni che ripropongono, con commenti e la cura opportuna, la conoscenza di antiche fonti o documenti che hanno per oggetto Quinzano. Accanto alla serie dei “Quaderni del Castello. Strumenti per la ricerca e la discussione”, si segnala parallelamente un’altra denominata “Quinzanochiamacultura”, che propone la pubblicazione di immagini e di testimonianze del paese e della sua gente, debitamente corredate di commenti e indicazioni storiche.

Nel 1988, alla nascita del Parco dell'Oglio Nord il GAFO aderisce al primo raduno dei Sindaci e dei gruppi culturali della plaga. In sèguito, nel 2014 la collaborazione si fa più stretta e assidua, e continua tra alti e bassi fino a oggi.

Nel maggio 2009 il GAFO-Quinzano ha aperto un sito web per informare il pubblico della rete internet sulle attività, le ricerche e gli studi passati e in corso, nonché dei progetti futuri. Il sito è stato rinnovato una prima volta nel febbraio 2015 e di nuovo nel marzo 2023.

In anni più recenti (luglio 2018 - settembre 2021) alcuni soci ricchi di abilità manuali hanno realizzato un plastico minuzioso di un borgo fortificato ispirato, con una certa libertà interpretativa, a mappe e illustrazioni raffiguranti il castello di Quinzano nei secoli XV-XVI. Nel frattempo è iniziata una campagna di riordino e inventariazione del ricco archivio storico-documentario di cui il GAFO-Quinzano dispone, articolato in numerosi fondi pertinenti alla storia sociale del gruppo stesso o provenienti da donazioni di illustri famiglie e da studiosi del territorio, con l'intenzione di mettere gli inventari e i pezzi archivistici a disposizione degli studiosi interessati.

Il 14 marzo 2023 l'associazione ha approvato un nuovo Statuto (il precedente risaliva al 1982), conforme alle recentissime normative regionali e nazionali, in vista dell'iscrizione al Terzo Settore, per inserirsi nel circuito delle associazioni culturali ufficialmente riconosciute dallo Stato e poter quindi partecipare ai bandi di carattere culturale e storico-divulgativo proposti dalle pubbliche istituzioni.

 

Riferimenti bibliografici

  • Lynn Passi Pitcher (a cura di), 1990
    Riti e Sepolture tra Adda e Oglio tarda età del Ferro all’Alto Medioevo, Soprintendenza Archeologica Lombardia - Comune di Soncino, Gruppo Archeologico Acquaria-Soncino
  • Filli Rossi (a cura di), 1991
    Carta Archeologica della Lombardia - I. La provincia di Brescia, Modena, Franco Cosimo Panini editore, 2 volumi (1 di testo e 1 di cartografie)
  • AA.VV., 1983
    Le istituzioni culturali della Lombardia. Indagine conosciti associazioni, centri, circoli, fondazioni di interesse locale operanti sul territorio regionale, 'Quaderni di documentazione regionale', n. 14, Giunta Regionale - Settore Cultura e Informazione, pp. 50
  • Antonio Fappani, 1985
    "Gruppo Archeologico Quinzano (GAQ)" e "Gruppo Archeologico Fiume Oglio (GAFO)", (s.v.), in Enciclopedia bresciana”, Brescia, La Voce del Popolo, vol. VI, p. 94
  • Antonio Fappani - Angelo Locatelli, 1986
    Quinzano d’Oglio: Novecento, Quinzano, Marino e Antonio Marini